PARTE I
INTRODUZIONE (SUPER INTELLIGGENTE, SUI ROMANZI PER PISCHELLETTI)
Perché scrivere un romanzo
Okay, bambini. Oggi la connessione internet non va, non c’è proprio verso di farla funzionare. Allora sapete che faccio? Scrivo questo fott**o romanzo che già da un po’ mi ronzava nella testa; già, proprio come fosse una fastidiosa mosca tze-tze!
Che romanzo?, vi chiederete voi.
Niente. Il romanzo a cui avevo pensato recentemente. La storia di come mi sia venuto è la seguente…
C’era una volta – attacco in questo modo così vi cominciate ad abituare… 😉 – C’era una volta, dicevo… Una mia amica a cui tengo molto… Lo voglio specificare perché non so quanto le piacerà quello che sto per dire… No, tranquilla, (parlo con lei); niente di che. (Adesso riparlo con voi) Non dico che è brutta, anzi lei è molto bella. E neppure voglio suggerire che sia poco intelligente, anzi solitamente è così intelligente che vede le cose proprio come me, pensa un po’!
Tuttavia esiste un singolo caso in cui non l’abbiamo vista alla stessa maniera: quella unica volta in cui mi ha detto che aveva letto “Il piccolo principe” di [bla bla bla, metti un nome francese a cacchio, tanto non conta niente] e le era piaciuto moltissimo. Tanto che lo rileggeva più volte alla sua adorabile bambina. Dunque me lo consigliava.
Io allora, dato che la avevo molto in stima, mi sono andato subito a prendere il libro. O meglio a scaricarmelo – perché i giovani d’oggi fanno così, voi mi capirete, bambini cari. 😉 A dire il vero ho trovato una copia gratuita, e non sono certo che sia conforme ai diritti d’autore, ma pazienza. 😀
Apro parentesi. So che la maggior parte di voi bambini si starà chiedendo che cosa siano ‘sti cacchio di diritti d’autore. Vi immagino lì che vi rodete il cervello. Però trattare una discussione su un tal argomento porterebbe via troppo tempo, e credo che finireste per trovarla noiosetta. E noi non vogliamo che voi vi annoiate, giusto? Vi bastino dunque queste mie poche parole… I diritti d’autore sono dei pagamenti che spettano a chi a esempio scrive una canzone o un libro. Fanno in maniera che, quando quella canzone o quel libro siano venduti, all’autore arrivino un po’ di soldini, come è giusto che sia. D’altro canto, dato che quell’autore ha prodotto della cultura, e che la cultura deve essere il più possibile accessibile a tutti, anche a quelli che non la possono pagare, forse capirete, bambini, che la vicenda è un poco controversa. Ma sappiate che è l’essere umano che l’ha complicata, al solito!, a più non posso, come sempre gli accade di fare con tutto quello che tocca incasinandolo per sempre! Sappiate, bambini, che se vivessimo in una società anarchica, questo problemuccio del diritto d’autore, come pure tanti problemi inerenti altre cosette molto più importanti, non esisterebbero affatto! Ma qui mi devo tacere sennò davvero usciamo troppo dal seminato. Scoprirete da grandi, se sarete fortunati, cosa vuol dire davvero “Anarchia”. Io posso solo dirvi, per ora, che vuol dire vivere tutti in pace e armonia senza nessuno che ti comanda. Difatti i problemi del mondo vengono tutti da lì, da quelli che comandano, bambini. Se il mondo non è questo Paradiso Terrestre che dovrebbe essere, di chi dovrebbe essere la colpa, se non di quelli che lo comandano, che in realtà lo vogliono proprio in questo modo, incasinato, così da far pensare alla gente stupida che loro, i politici, debbano esser necessari?!
Sono andato troppo fuori tema? Okay, me la pianto e torno sulla retta via. Questo è un libro per bambini, e deve essere leggero come l’aria!
Dunque dov’è che eravamo rimasti? Ah, sì. La mia amica mi ha consigliato di leggere quel libretto per bambini, Il piccolo principe. E io l’ho letto. E a me non è piaciuto affatto. E allora mi è venuta voglia di scriverlo io un libro per bambini, per dimostrare al mondo, che ritiene quel libro un gran bel libro per bambini, che chiunque o quasi potrebbe scriverne uno migliore.
Siete stanchi? So che è meglio scrivere capitoli non troppo lunghi, quando si tratta di bambini, perché essi tendono ad affaticarsi presto, non riescono a rimanere troppo concentrati su qualcosa. Beh, allora il primo capitolo lo chiudiamo qui. Domani riattacchiamo sempre con questo discorso, okay?
Bene, andate pure a giocare. E mi raccomando: non troppi zuccheri, non troppa tv, non troppi cellulari, non troppi giochi elettronici. Preferite giocare sempre con i vostri amici all’aria aperta, se potete, mi raccomando!
Ci sentiamo al prossimo capitolo. 😉