LIPPI TORNA AR PAESE!

Certo che è tutta colpa di Lippi. È colpa sua se ha deciso di portare quei calciatori là e non ne ha voluto degli altri (ricordiamoci che Lippi fu quello che non faceva giocare Baggio alla juve dicendo alla stampa che stava male, quando poi invece il divin codino gli rispondeva che non era assolutamente vero, e per sapere i veri motivi dell’esclusione leggetevi il libro di quest’ultimo).

Lippi è quello che diceva: “I campioni siamo ancora noi quindi non potete criticarci. Lo potrete fare solo, semmai, dopo” e anche “Dateci fiducia e non ve ne pentirete”. Uno che il giorno della vigilia della partita con la Slovenia sapete cosa ha detto ai suoi giocatori?  “Non cadete nei tranelli” (della stampa, però! Non degli avversari che si approssimavano ad affrontare!).

Lippi ha fatto le convocazioni neppure tenendo conto di quello che si era visto nelle qualificazioni, o ignorando la pessime annate di alcuni dei suoi.

Lippi non sapeva un c@$$o. Non sapeva chi scegliere, non sapeva che modulo utilizzare e non sapeva neppure chi mettere tra i titolari. Lippi, ma che lavoro fai tu?! L’imbianchino?!

Così l’Italia è andata addirittura peggiorando. E quando ha pareggiato con il Paraguay qualcuno ha detto: “Però abbiamo pareggiato con la squadra più forte nel girone dopo di noi”… See, a crederci!… Poi quando ha pareggiato con la Nuova Zelanda, cioè una delle squadre più deboli del mondiale, rivelando per grandi tratti una impotenza preoccupante, Lippi ha detto: “È solo un incidente di percorso. Vedrete tutti che vinceremo e passeremo. In fondo anche Francia e Inghilterra non hanno vinto nelle prime due partite, no? Se possono farlo loro, lo possiamo fare pure noi”. Sì, ma la sopravvalutata Inghilterra (che mi è diventata inusualmente sgradita da quando l’allena uno dei pochi allenatori più antipatici di Lippi, cioè Capello, che aspetto al varco, e che a sua volta ha detto che se non dovesse arrivare in finale sarebbe un fallimento…) è stata tuttavia capace di vincere seppur in modo striminzito (proprio come avrebbe dovuto fare l’Italia) la sua ultima partita… Mentre la Francia… Lippi ci ha tolto pure la gioia di deridere gli spocchiosi galletti, perché nel loro momento peggiore degli ultimi decenni, lui addirittura credo abbia fatto peggio anche di loro!…

Lippi ha iniziato con un modulo puntando su alcuni calciatori. Poi lo ha modificato in corsa. Poi ha variato modulo e ha sostituito nondimeno i calciatori. Poi ha rialterato perché pure così faceva schifo.

Lippi tornatene a Viareggio, tu e la tua tracotante supponenza stizzosa e maleducata. Un Italia così messa male non ho memoria di averla mai vista con i miei occhi.

Lippi ha dimostrato che non era questo genio del calcio (anche se lo continuo a considerare un buon tecnico) e che quando vinse il mondiale ebbe un culo smisurato, come quello che tutti gli Italiani gli vorrebbero fare.

Lippi ha fatto imprecare dalla vergogna pure Bossi!

Lippi ha fatto giocare l’Italia come la Lazio di Ballardini (la cacca la potere!)!

Sinceramente mi aspettavo (come tutti e come pure i bookmakers inglesi) che l’Italia in qualche modo superasse il turno… Ma uscire così è un’onta che potrà essere lavata solo con gli sputi…

 

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

 

BUFFON: SV. Praticamente non ha giocato (ad ogni modo da qualche anno non è più il miglior portiere al mondo).

 

MARCHETTI: 6. Mi fa piacere che Lippi mi abbia fatto conoscere questo calciatore (di cui ignoravo l’esistenza). Ha un bel look.

 

CRISCITO: 5. Ma chi sei, Criscito?

 

ZAMBROTTA: 6. Uno dei pochi che ha fatto valere per lo meno l’esperienza. Ha fatto pure troppo, anche calcolando che lui stesso non si aspettava di essere convocato da Lippi fino ad un mese fa.

 

CANNAVARO: 6. io non me la prendo con lui. No, perché non è più tra i migliori difensori del mondo come sicuramente era ancora quattro anni fa (quando accusava i primi scricchiolii). Ha fatto qualcosina meglio di quello che combina alla juve in questi ultimi periodi.

 

CHIELLINI: 6. vedi sopra, con la differenza che lui è al top di quello che può offrire. Inoltre si integra male con il proprio compagno di reparto.

 

MAGGIO: SV. Personalmente non credo in questo calciatore.

 

DE ROSSI: 4. ecco uno che un po’ si è nascosto e un po’ subisce l’usura di giocare troppe partite tutte assieme… Non credete a chi vi ha detto che non avrebbe potuto svolgere il ruolo di Pirlo. Con un po’ di abnegazione avrebbe potuto farlo a livelli perlomeno passabili.

 

MONTOLIVO: 6,5. il migliore e accolto come salvatore della patria nelle due prime partite, si appanna anche lui nell’ultima (la peggiore). È un calciatore di grande potenzialità e prospettive (perché sa fare tutto). Comunque, visto la stagione con la fiorentina, è già tanto se abbia giocato bene 2 partite su 2,5…

 

GATTUSO: SV. Di certo non è colpa sua se non era in forma e se veniva anche lui da una stagione negativa col milan, nella quale o non giocava, o era rotto. Perché il signor Lippi non ha pensato a convocare invece qualcuno che ha fatto una bella stagione?! Uno come AMBROSINI che ha offerto la sua migliore stagione in assoluto da quando è venuto al mondo, un calciatore che non ho mai amato particolarmente ma che avrebbe fornito una prova chiaramente superiore ad ognuno dei centrocampisti chiamati a partecipare.

 

PIRLO: 6. E che gli vuoi dire a Pirlo? Pure passeggiando per il campo, e pure se ormai è in fase calante è nettamente superiore per tecnica a tutti gli altri. Però davvero qualcuno ci vorrebbe far credere che con lui avremmo vinto il mondiale? Ma quando mai! Ad ogni modo se davvero Pirlo è un giocatore così fondamentale per questa squadra priva di alcuna parvenza di gioco allora magari si poteva convocare uno che ne avesse le stesse caratteristiche, no? Ah, ma chi avremmo potuto mai chiamare? In Italia non ci sono calciatori che giocano in quel ruolo e che sono pure bravi, vero?… Lippi hai mai sentito parlare di LIVERANI?! Cioè di quello che dovunque sia andato ha fatto bene; un calciatore da anni assolutamente maturo e affidabile, in grado di far cambiare faccia ad una squadra di calcio (se si vuol giocare al calcio, perché se si vuol fare qualcos’altro potrebbe risultare inutile…).

 

CAMORANESI: 5. altro giocatore debilitato dagli infortuni e comunque proveniente da una brutta stagione con la juve. In ogni caso da uno della sua classe ci si aspettava qualcosa di più (e si spera che un giorno imparerà come non farsi buttare fuori o prendersi delle stupide ammonizioni per dei falli di frustrazione).

 

MARCHISIO: SV. Non è né carne né pesce. Non è colpa sua se Lippi si è bevuto il cervello.

 

PEPE: 6. mi fa ridere pensare che lui sia diventato (appositamente in occasione del mondiale) un titolare fisso dell’Italia. È un modesto calciatore che ha il merito di impegnarsi e di correre finché ce ne ha. E non è neppure pienamente maturato di testa (meritava l’espulsione per un fallo gratuito, da rosso, su un avversario).

 

IAQUINTA: 5. Ah! Ah! Stavolta rido di gusto sul serio… Riserva quattro anni fa è diventato anche lui titolare inamovibile della nazionale. Solo che quattro anni fa era anche più forte di ora. In questi anni non ha fatto alcun progresso da un punto di vista tecnico, anzi…

 

DI NATALE: 5. forse avrete capito che fare 30 gol nell’udinese non vuol dire molto, eh? Purtroppo Totò ha dimostrato di soffrire il peso delle responsabilità e spesso in maglia azzurra ha fallito clamorosamente. È un peccato ma non è adatto alla nazionale.

 

GILARDINO: 5. Del miglior Gilardino persi le tracce dopo Parma. Da allora flop nel milan e delle riprese incoraggianti nella fiorentina (alternate a delle pause). C’è di meglio in giro…

 

PAZZINI: SV. Gioca sempre in modo flemmatico. O si crede in lui o niente. Non è uno che può fare la riserva.

 

QUAGLIARELLA: 8. voto esagerato solo per un tempo, ma meritato. È uno dei pochi che ci crede e che ha fatto vedere di essere un giocatore dell’Italia, cioè un calciatore tecnico che in un attimo fa una magia inaspettata che cambia la partita (entrambi i gol sono merito suo). Lippi ci voleva far credere che non avessimo giocatori di classe… Quagliarella è un calciatore particolare e secondo me potrebbe giocare anche da prima punta. Quando attraversa dei periodi di forma straordinaria in cui il suo puro istinto per il calcio lo rende un fuoriclasse va fatto giocare…

 

Insomma, Lippi ha convocato un’intera squadra di gente fuori forma (o ruolo), o che veniva da annate negative! Lippi doveva invece portare calciatori come CASSANO, BALOTELLI, MICCOLI (ai quali doveva baciare i piedi e anche il culo alla bisogna), gente che non si poteva regalare agli avversari (per non parlare di altri che sarebbero comunque stati utili alla causa come: MATERAZZI, GALLOPPA, PALUMBO, e i già citati LIVERANI e AMBROSINI). E se Cassano gli avesse detto “Fammi un pompino!”, Lippi glie lo avrebbe dovuto fare…

 

Lippi torna ar paese! E vedrai che anche lì d’ora in poi ti vedranno con un occhio un po’ diverso…

I vecchi al bar

Che pena che mi fanno quei vecchi che alle otto di mattina già sono seduti all’immancabile baretto. Che cosa diranno tali vecchi alle loro mogli per potersi assentare fin dal mattino mentre ad esse toccherà pulire, lavare, stirare e fare la spesa? “Scusa cara ma devo andare! Ho un urgentissimo appuntamento al baretto… Devo parlare di una cosa oltremodo importante con Nando e Gino…”, quando poi al più possono trascorrere intere ore a sparlare di calcio e nemmeno più tanto del governo, al quale sono assuefatti (d’altronde loro ormai sono in pensione e che cazzo glie ne frega se c’è un ladro piuttosto che un altro che manda all’inferno l’Italia?)…

In particolare ho ormai notato da anni un vecchietto che, puntualissimo, trovo costantemente seduto alla sua sedia (e guai se qualcuno glie la dovesse occupare…). Porta gli occhiali scuri, spesso si ciuccia un sigaro, ed è sempre vestito ridicolmente da pescatore, con uno di quei gilet grigi/verdi pieni zeppi di tasche (e chissà che ci metterà dentro; degli accendini?! Oppure degli ami?).

Conosco le sue mosse abitudinarie. Per un po’ aspetterà che venga a scambiare due chiacchiere con lui quella signora che non ce la fa più tanto a camminare, che ogni mattina si fa portare dalla sua nipotina dal genero per tenergliela. Nel frattempo non esiterà a guardare (apparentemente) imperturbabile tutti quelli che passeranno da quelle parti per andare a lavoro o in qualsiasi altro posto. Li fisserà con disprezzo, con un moto quasi di superiorità (ma sospetto pure di invidia)… Poi, quando il sole inizierà a picchiare, si sposterà di trenta metri. Attraverserà la piazza e si andrà a deporre in una panchina che ha il piacere di essere coperta dall’ombra di un pergolato. Là la luce non è molta ma in certe ore (cioè in quelle nelle quali la frequenta lui) è sufficiente per leggere indisturbati un giornale con le notizie fresche.

Che vita inutile che vivi, vecchio… Io non ne sarei capace.

Potresti almeno evitarmi la tua vista scegliendoti un altro baretto?

F@nculo il mondiale!

Quando ero piccolo seguire il mondiale voleva dire immergersi per un mese nel trasognato mondo del calcio, con i suoi colori, con le sue squadre, ognuna con un gioco diverso, ognuna con i suoi fuoriclasse… E poteva capitare che anche compagini molto deboli ne avessero uno davvero grande… Quando ero piccolo cercavo di seguire tutte le partite e mi facevo un chiaro quadro delle squadre migliori, così poi mi divertivo a tentare di immaginare come sarebbe andata a finire una certa sfida e chi ne sarebbero stati i protagonisti. Chi avrebbe vinto tra la granitica concretezza teutonica e lo scanzonato agonismo anglosassone? E chi tra il bel gioco della Danimarca e il tatticismo esasperato dell’ Olanda? Erano più forti i campioni francesi o quelli argentini? Era vero che sulla carta il Brasile partiva sempre come favorito?… Quanti ricordi, quante giornate interminabili appiccicate al televisore… Oggi invece dovremmo chiamare mondiale questa schifezza che ci viene offerta? Una partita per puzza al dì, scelta dal servizio pubblico? Non ha lo stesso sapore… Così fa molto più schifo… Ed io ne approfitto per guardare ancora meno televisione (sono quasi completamente disintossicato oramai, posso smettere quando voglio…)!

Thank you for smoking (si fottano le industrie del tabacco)

Voto del film: 6.

Ho passato la prima mezz’ora a combattere contro la rabbia che il film, e l’argomento del film, e lo spregevole protagonista del film mi provocavano. Ma ammetto che questa cosa mi sia successa solo per una mia inalienabile idiosincrasia all’argomento “fumo” e per chi usa la retorica semplicemente per confondere le menti delle persone (stupide).

Sì, perché la pellicola è la classica commediola (vagamente impegnata) americana. C’è un lui, mentitore, baro, puttaniere, fumatore (insomma tutti i difetti) in pubblico come in privato, che dovrebbe risultare ai più simpatico, che si guadagna da vivere sparando un mucchio di cazzate in difesa delle industrie che producono sigarette (e quindi cancro). La trama ve la risparmio (ma ovviamente si risolverà a lieto fine, anche se il protagonista non potrà fumare più nemmeno una sigaretta, pena la morte istantanea).

Ogni tanto si ride con qualche battuta di gusto cinico.

 

Critica

Questo film fu brillantemente confezionato in poco tempo all’indomani della prima storica condanna giuridica alle industrie del tabacco. Ma stranamente, per la sua realizzazione non fu scelta la strada drammatica (che avrebbe avuto effetti ben più dirompenti), ma quella ironica e canzonatoria (anche di coloro che avrebbero dovuto essere i paladini della lotta contro il fumo).

Il risultato che rimane in bocca è quello del: “Ma in fondo una sigaretta in più o una in meno che differenza fa?!”, o anche “Scordamose o passato! Quel che fatto, è fatto!”, o anche “Ma in fondo sti cazzi della salute… Tanto in un modo o nell’altro si muore comunque, no? Tanto vale allora morire con qualche bel cancretto ma dopo essersi goduto tutta una vita di stravizi fumosi!”…

Ecco perché per me questo film è pericolosamente diseducativo se si guarda all’implicito e qualunquistico messaggio che lancia… Per il resto è molto ironico…

 

Curiosità

La cosa divertente è che personalmente mi sono sempre chiesto come mai nessuno avesse mai fatto un film sulle morti che provoca il fumo… Perché io, avendone avuto la possibilità, lo avrei sicuramente realizzato (e ci sarei andato giù bello duro!). Questa pellicola risponde (forse) parzialmente a questa domanda (ancora non si può andare addosso a questi grandi monopoli poiché sono tuttora troppo influenti?).

Però spero che un giorno il ciccione barbuto americano (di cui, mi scuserete, non mi sovviene il nome in questo momento… Moore?), che spesso realizza dei docu-film sul mondo sbattendosene altamente delle grandi lobby, possa interessarsi anche a questa questione e trattarla come meriterebbe…

 

Curiosità 2

il biondo protagonista di questo film mi ha ricordato parecchio il famoso attore di “Dirty Dancing” morto non molto tempo fa, guarda caso, di cancro. Sarà stato davvero un caso?