La piccola Lilith era così piccola, ma così piccola, che quando faceva la faccetta da bambina indifesa tutti accorrevano a salvarla dai suoi guai e provavano pena per lei. Ma in realtà lei non è che fosse così piccola… Ma si sa che l’età non è quella che uno ha, ma quella che uno si sente o finge di avere…
La piccola Lilith stava da un po’ di tempo con un certo signor Piffero, che era un tipo banalotto che aveva abboccato (anche lui come altri prima di lui) alle esche di seduzione di lei e si era fatto fregare, cosicché attualmente pensava che la sua fidanzatina fosse una persona oltremodo apposto, sincera, sensibile, e bellissima sia fuori che dentro… Ah! Ma come si sbagliava il modesto cretino! E non sapeva quello che lo attendeva…
La piccola Lilith non era poi molto sicura del legame che aveva contratto con il signor Piffero, così si guardava in giro e sbatteva gli occhioni a destra e a manca per trovare un altro spasimante fessacchiotto che le facesse battere il cuoricino più forte di lui (che le dava un po’ di noia)…
Un giorno la piccola Lilith incontrò Ignazio, che era un tipo un po’ strano ma oltremodo affascinante. Inutile dire che lei si innamorò subito di lui ed allora mise in atto le sue terribili e ammalianti strategie seduttorie per fargli la fattura e farlo perdutamente innamorare di lei… Ma il povero Ignazio, pur apprezzando assai la sua compagnia e pur sentendosi molto attratto da lei, era deciso a non attaccar più di un bottone con lei, poiché sapeva che la piccola Lilith fosse scortata da qualche tempo da uno che era il suo ragazzo (ed a dire il vero aveva appreso anche bene che lei solesse sostituire gli accompagnatori che le ronzavano attorno con la frequenza con la quale essa si cambiava le mutandine…).
Così il loro amore non poteva avvenire… In più la piccola Lilith era anche molto gelosa di tutte la altre che gli giravano attorno (capite la complessità e la contraddittorietà del fatto? Cioè la piccola Lilith, anche se era lei quella che stava già con qualcuno, era gelosa di lui, che essendo single, se avesse voluto, avrebbe potuto sentirsi libero di comportarsi come gli aggradava e di corteggiare qualsiasi altra bambina libera e disponibile… Cosa che per altro non faceva. Infatti Ignazio si limitava solamente ad essere gentile con tutti coloro che erano gentili con lui, senza distinzioni di sesso; per cui la sua era semplice cortesia…).
Tuttavia ci fu un momento che la piccola Lilith credette di amarlo e si fece prendere la mano per fargli sentire la tiepidezza della sua pelle (ed il povero Ignazio invero si prese una bella cotta per lei, pur continuando a comportarsi come un vero gentleman)…
Ma poi avvenne un grosso cambiamento e per alcuni giorni la piccola Lilith non poté incontrare Ignazio. E, quando si rividero, le cose tra loro erano per sempre mutate… La piccola Lilith faceva di tutto per ignorare Ignazio e per non rimanere sola con lui. Così Ignazio si iniziò a fare delle domande e a chiedersi come mai la sua piccola Lilith (con la quale prima si percepiva così vicino) non gli rivolgesse più neppure un furtivo sguardo… Che cosa era successo? Ciò che era accaduto Ignazio lo scoprì solo qualche mese dopo, quando ormai il dolore per la perdita della cara amica aveva preso il sopravvento in lui ed aveva pienamente avvampato la sua anima… Il fatto era che la piccola Lilith si sarebbe sposata con il mediocre signor Piffero, e dunque aveva deciso di recedere interamente (da un giorno all’altro e senza dire nulla) dal rapporto affettivo con Ignazio. Ma che motivo c’era di non poter più essere neppure amici, direte voi? E se lo disse pure Ignazio tante volte. Che, forse, un matrimonio debba causare una moria di rapporti falciati che non potranno più proseguire oltre? Se così fosse, allora ad ogni sposalizio seguirebbero anche decine di funerali, ma le cose non vanno propriamente così, nevvero? Era solo colpa della piccola Lilith, che era un’infingarda, inappropriata, capricciosa, egoista dei sentimenti, e che non era capace di vivere serenamente la sua vita, rendendo quindi più invivibile quella degli altri… Infatti la piccola Lilith aveva avuto un’infanzia molto superficiale, ignorante, e viziata, ed i suoi genitori con lei non erano proprio riusciti a darle un’impronta di rispettabilità o di maturità, cosicché lei era rimasta profondamente acerba, sia negli atteggiamenti falsi con i quali mascherava le proprie emozioni, e sia nei sentimenti, ancora così irrimediabilmente infantili…
Fattostà che, come al solito, le sue inappropriatezze finirono per ricadere (come sempre accade in queste situazioni) su coloro che le stavano accanto e che le volevano sinceramente bene, come Ignazio, che per i ghiribizzi di Lilith soffrì molto…
Ma la piccola Lilith aveva molteplici difettucci e non solo quelli che sono stati citati. Per esempio era fottutamente paranoica. Alcuni esempi: una volta smarrì un libro (poiché lei aveva sempre, come si suol dire, la testa tra le chiappe). E chi credete che sospettò che glielo avesse rubato per farle uno sgarbo? Ma certo: Ignazio! Nella sua testolina malata lui era il ladro perfetto ed aveva pure la giusta motivazione: vendicarsi di lei che non lo cagava più (infatti lei, al suo posto, avrebbe fatto esattamente così!)… E allora la piccola Lilith andò da Ignazio e gli disse che le era accaduto di smarrire quel libro e gli fece uno strano discorso circa che le sarebbe piaciuto almeno leggere il finale, poiché le mancavano solo poche pagine per completare l’opera, che poi neppure aveva gradito troppo… E lei sperò che con quelle parole, per magia, il suo libro sarebbe riapparso. Ma ciò non avvenne (perché logicamente non era stato Ignazio a trafugarglielo)…
Un’altra volta la piccola Lilith trovò sulla soglia di casa sua una defecazione indubbiamente canina… E sapete lei cosa pensò subito? Che Ignazio si fosse recato da lei (per farle uno scherzo di pessimo gusto) e le avesse depositato all’ingresso la cacchina precedentemente raccolta del cane che egli possedeva. E, quando lei ancora gli parlò di questa cosa, poi si adirò perché lui non volle ammettere la burla… Ma poi, per fortuna, se non altro in questa occasione, lei scoprì il vero colpevole, ed almeno questa colpa venne sottratta alla fedina penale virtuale che la piccola Lilith aveva creato per Ignazio…
Una volta poi Ignazio parlò pubblicamente di una certa ragazza che aveva conosciuto che era indubbiamente di facili costumi, e lei, avvertendosi la coscienza sporca ed intuendo che lui stesse necessariamente parlando di lei, allora si vendicò in seguito affermando agli altri che lui ci aveva provato con lei, quando lei era già fidanzata con Ignazio. E per rafforzare la sua tesi lo asserì anche al signor Piffero (a testimonianza del fatto che lei non avesse nulla da nascondere e, se pure un giorno quella voce fosse giunta all’orecchio di suo marito, lui avrebbe capito che essa doveva essere senz’altro vera, e giammai il contrario!, dato che tutti gli altri suoi amici sapevano quella medesima versione)… Così tutti quanti cominciarono a ridere alle spalle di Ignazio. Ma lui cercò di non farci troppo caso, altrimenti avrebbe dovuto appenderli tutti al muro e chieder loro spiegazioni, e fare pure di peggio con la piccola calunniatrice Lilith…
La piccola Lilith era anche incolto come una zappa, e nelle discussioni voleva sempre aver ragione, pur essendo completamente a digiuno delle più basilari ed elementari conoscenze civili e sociali… Così avvenne che finì per discutere concitatamente con Ignazio perché lui, a sentirle affermare quegli incommensurabili spropositi, non riuscì a trattenere la rimostranza delle proprie argomentazioni veridiche… E così la piccola Lilith mise in conto pure quello ad Ignazio, e quando rivide il marito gli disse che Ignazio le dava sempre fastidio e la trattava male. E poi, con un colpo di genio, esagerò e gli disse che temeva pure per la sua vita! Ed allora il signor Piffero volle conoscere personalmente questo fantomatico e violentissimo Ignazio che non aveva mai visto (infatti lei, al suo matrimonio, non aveva invitato neppure gli amici di vecchia data, e figuriamoci se lo avrebbe mai potuto fare con Ignazio); ed un giorno se lo fece presentare ufficialmente, gli scattò una foto e fece delle ricerche negli archivi della polizia per vedere se lui era già schedato (ma, il fellone, evidentemente era sempre stato abile a sfuggire alle maglie della giustizia, pensò il signor Piffero, perché la sua scheda era pulita come l’anima di un bimbo)…
Seconda parte
Con il tempo però tutte le oscure dicerie e schizofrenie della piccola Lilith emersero palesi alla lungimirante mente raziocinante di Ignazio, e lui afferrò che lei era solo una bambina pazza, che tra l’altro non faceva che riservargli niente altro che odio allo stato puro… Così anche lui smise di tentare di essere suo amico a tutti i costi e di riconvincerla di qualcosa che poi lei avrebbe come al solito smentito a sé stessa… Per cui i loro rapporti divennero così freddi da evolversi in inesistenti…
Nel frattempo però era successo qualche fattuccio che aveva cominciato ad instillare qualche dubbio pure nell’intelletto del signor Piffero (circa la non illibata tenuta mentale ed etica della sua dolce consorte): infatti egli aveva scoperto che in realtà in passato la piccola Lilith aveva in qualche modo incoraggiato le attenzioni di Ignazio verso di lei… E perché mai lo aveva fatto, se Ignazio era tutta questa merda di uomo che lei gli aveva sempre detto, arrivando anche a sostenere che provasse timore di essere violentata e sodomizzata dopo essere stata fatta svenire tramite l’utilizzo di alcol e droghe assunti con la forza?…
Comunque, in quel periodo avvenne una grossa novità nelle vite di quei tre e questa determinò degli esiti imprevedibili… Ignazio dovette cambiare aria, se ne dovette andare lontano, e perciò non poté più vedere la piccola Lilith bunga-bunga… Ed il signor Piffero, chiaramente, ne esultò: finalmente quel tipo che insidiava la sua dolce metà si toglieva dalle scatole, e non ci sarebbe stato più nessuno che avrebbe guastato il loro inarrivabile idillio d’amore…
Ma si sa che la vita è strana e che le persone non sono propriamente consapevoli dell’autenticità di quei sentimenti che dicono di provare, ma che chissà che non sia esattamente il contrario… Così, quello che avvenne nella testa e nel cuore sia della piccola Lilith che di Ignazio fu… stupefacente. La piccola Lilith dapprima pensò: “ah, infine questo tipo mi si è tolto dalle palle! Infine non dovrò più vedere la sua brutta e pessima faccia tutti i giorni che mi giudica e che mi spruzza veleno sperando che mi accada un accidente!… Tiè! Tiè!”, diceva lei facendo le corna e sperando che non lo avrebbe più incontrato… Ma poi, quando lei riscontrò quello strano vuoto che prima tuttavia non era stata in grado di percepire nonostante praticamente non si parlassero più da tempo, quando capì che le cose bizzarre attorno a lei continuavano a succedere sempre ma che non poteva più scaricare la colpa sul povero Ignazio, quando comprese quanto egli avesse invece avuto per lei sempre dei sentimenti rivolti alla positività e dei comportamenti che speravano di proteggerla ma anche di farla crescere… Avvenne l’inverosimile: e a lei lui cominciò a mancare…
Contemporaneamente anche Ignazio aveva subito uno strano processo per certi versi simile a quello di Lilith. E se all’inizio si era detto che con quella separazione finalmente davvero non ci avrebbe più pensato e avrebbe potuto concentrarsi su cose che meritassero attenzioni maggiori, con il passare dei giorni, e poi delle settimane, e poi anche dei mesi… Ignazio sentì che non provava più disprezzo per lei… e che tutte le pestifere marachelle e le bravate con le quali lei gli aveva insudiciato la reputazione, non contassero più nulla per lui… Era come se il tempo le avesse spazzate via e lavate; era come se nei suoi ricordi fossero rimasti solo quei bei (rari) momenti positivi che lui aveva vissuto con lei… E fu così che in qualche maniera ci ricadde (dimenticando sconsideratamente che una tipa come lei non sarebbe mai potuta cambiare, nonostante gli insegnamenti e i consigli di lui: perché non si devono mai gettare le perle ai porci, altrimenti questi, al più, non possono far altro che ingoiarsele, se non ignorarle)…
Il loro rapporto abusivo riprese ed i due cominciarono a scriversi delle lettere che non avevano mai avuto quel certo tono affettuoso che le impreziosiva… E la loro amicizia conobbe nuovi apici ed entrambi capirono che non ci volesse poi molto a volersi bene, se davvero uno lo ambiva…
Ma si sa che il destino delle volte trama per rompere e far smarrire e sa essere crudele come pochi; come anche che porta immancabilmente ciò che è stabilito che debba accadere! E miseri gli stolti se vi si oppongono e non lo capiscono! E la loro fragile felicità si può dire che fosse già predestinata a cadere e a frantumarsi sotto il peso di quelle troppo cospicue bugie che avevano contagiato il loro rapporto in precedenza. E così un giorno avvenne che il signor Piffero scoprì una lettera segreta di Ignazio per la sua consorte nella quale fosse innegabile che il presunto amante si rivolgesse a lei con toni troppo teneri per non rivelare quali fossero i loro reali contatti… Ed allora il signor Piffero si arrabbiò molto con lei perché (alla buon ora) afferrò che non potevano essere vere contemporaneamente tutte le bugie con le quali lei gli aveva infarcito la realtà, e che se davvero Ignazio fosse stato quel maniaco sessuale di cui lei gli aveva detto, lei non avrebbe mai dovuto concedergli alcuna confidenza; quella confidenza che infatti lei gli aveva dichiarato che non gli avesse mai elargito…
Il signor Piffero l’accusò apertamente di essere una traditrice, una fedifraga, una millantatrice, e di aver sempre fatto il doppio gioco in ogni aspetto della sua vita. E la piccola Lilith, a vedersi incriminata a quel modo, con le spalle al muro, e non potendo raccontargli altre bugie che l’avrebbero scagionata, si disperò e pianse tutte le lacrime che poté, e stette tutta la notte a supplicarlo di credere alla sua buona fede e che se lei aveva continuato a coltivare quel rapporto con Ignazio era stato solo perché lui le aveva fatto pena! Ma il signor Piffero la ammonì che se ancora una volta avrebbe trovato una lettera di Ignazio per lei, avrebbe preparato le carte del divorzio per colpa…
E questa è dunque la fine della nostra storia… La piccola Lilith smise così di rispondere alle lettere di Ignazio, al quale non volle fornire neppure una parvenza di giustificazione (infatti lei reputò che fosse del tutto lecito tradire vigliaccamente un amico pur di tenersi bello stretto un marito, e che quindi la sua scelta fosse così obbligata che neppure doveva starci a pensare. Ed infatti così fece, obliando la propria coscienza in una dimensione parallela e desolata dalla quale non l’avrebbe più fatta ritornare indietro)…
Ed anche il povero Ignazio capì che era stato un idiota a cadere in due occasioni nello stesso trabocchetto, e che la piccola Lilith era sempre stata quella che ancora una volta si era dimostrata essere: una mera approfittatrice incapace di avere un minimo di senso morale, o anche solo di mere maniere formali… Così la salutò (nella sua mente) mandandola metaforicamente a cagare.