Quando gli fu a mezzo metro, Elizabeth percepì il suo batticuore e non lo capì. Perché aveva paura di lei? Non gli aveva mica fatto niente, né poteva conoscerla, pensò. Così, fraintendendolo, gli disse:
«Anche tu sei qui per la roba?»
«Che roba?», chiese Bikal preso in contropiede.
«Dai, che si vede da come tremi… Tremi come una fottuta foglia.»
«Veramente… è solo un momento così… Adesso mi passa…»
«Col cazzo che ti passa se non ti fai di qualcosa…»
Finalmente Bikal comprese l’equivoco.
«Guarda che travisi. Io non tremo certo perché sono un tossico. Io non mi sono mai drogato, io…»
«E allora perché tremi?»
«Se proprio te lo devo dire, tremo… per causa tua… Perché non ho mai visto una ragazza bella come te…»
Solo in sogno Bikal poteva essere così audace…
Elizabeth gli sorrise tra il divertito e l’onorato.
«Davvero lo credi?»
«Te lo giuro.»
«Beh, piacere. Io mi chiamo Elizabeth. E tu sei…?»
«Io sono Bikal. E sapevo che ti chiamavi Elizabeth. Me lo sentivo…»
«Davvero?»
«Certo. È come se ti avessi già conosciuta in un’altra vita. Ti sembrerà un discorso stupido, il mio… Però è così…»
Bikal aveva attaccato con le cazzate new age, ed Elizabeth prese per oro colato tutto quel che disse. Ciononostante parve turbarsi rammentandosi l’oroscopo mattutino…
«Che c’è? Perché quella faccia?», osservò lui.
«Niente. Mi sono ricordata una cosa. Una cosa astrale, sai… E io ci credo negli astri… Negli astri e negli stronzi…»
«E che diceva quella cosa?»
«Diceva che oggi avrei incontrato uno che mi avrebbe salvato la vita. Però, per farlo, avrebbe dovuto sacrificare la sua, altrimenti sarei morta… Tu baratteresti la tua vita per me, Bikal?», chiese improvvisamente modellando le parole con le sue labbra lucidate.
«Io… anche se non ti conosco affatto… o meglio, ti conosco solo da due minuti… Io credo di sì, Elizabeth.»
Gli sorrise avvicinandoglisi a una distanza consentita solo se si era molto in intimità. Lui ebbe un’erezione, perché capì che lei se lo sarebbe potuto fare anche seduta stante, lì al parco, allo scoperto, incurante che qualcuno li vedesse o meno.
