In sogno

La sognava più adesso che pria.

Non potea credervi.

Pria, quando le parlava e lo rendeva felice,

al più poteva averla sognata una volta.

Adesso era un profluvio di visioni.

E l’unico motivo in grado di spiegare

questo fenomeno era che,

dato che il loro cerchio non era stato chiuso,

la sua mente si ostinava a cercar esegesi,

si agitava, agognava un qualche ricongiungimento,

pur non potendo ignorare che il dado ormai era tratto.

Nondimeno, quel cerchio, adesso si era trasformato in spirale,

e questi dovevano essere i suoi frutti amari

i quali lo costringevano dunque a sognarla

quando mai avrebbe dovuto.

Proprio in un sogno le faceva questo discorso

delle spirali e dei cerchi.

Lei non sapeva cosa rispondere.

Il giovane favoloso

La dolente vita di Giacomo Leopardi, tra malinconie profondissime e pensieri filosofici (il suo famoso pessimismo cosmico), malattie per il troppo studio (e forse anche per un’alimentazione assai sbagliata, fatta principalmente di carne e dolci), e amori abbozzati, mai realmente ricambiati.

Mi sarei aspettato di trovarci dentro molti più suoi versi, invece non è stato così. Ed è un gran peccato. L’opera ne avrebbe guadagnato in lirismo.

Mi sarei aspettato maggiore considerazione per la famosa Silvia. Che se è apparsa è stata solo una comparsa e nemmeno me ne sono accorto – deve esser stata quella popolana a cui doveva dar ripetizioni che muore subito.

Insomma il film, che comunque non si può dire sia brutto, è tutto incentrato sulla figura umana di Leopardi piuttosto che su quella artistica. E a dire il vero risulta un po’ lunghetto da vedere tutto assieme – tanto che io l’ho visto in tre botte.

https://www.raiplay.it/video/2017/01/Il-giovane-favoloso-8cd4bd5e-67fd-4de5-8a25-fbdcfc560692.html

Una vita in sofferenza, storia di un bambino debole #8

.Ancora nausee

Cominciai a rifiutare gli inviti dei miei amici a giocare a pallone. Ricordo che da un lato mi dispiaceva moltissimo dover declinare perché sentivo che mi perdevo momenti irripetibili della mia giovinezza. D’altro canto però… quanto era bello passare un sabato a casa, senza affanno, nutrendo la mia pigrizia: starmene in santa pace nell’illusione di star bene. Dentro casa il problema non sussisteva, potevo fingere che non esistesse.

Nel frattempo le nausee crescevano sempre più quando invece uscivo. L’abitudine di succhiare una caramella per mandarle via funzionava ma aveva degli effetti collaterali, se così si vuol chiamarli.

Primo: se la caramella era zuccherata, cariava i denti. Allora passai alle liquirizie… Ma scoprii presto che alzavano la pressione non facilitando quella sensazione di pace che anelavo.

Infine optai per le cosiddette caramelle senza zucchero, le quali il glucosio non lo contenevano ma in realtà anch’esse spesso avevano dentro delle sostanze più o meno “zuccherate”. Senza contare poi le peggiori di tutte, quelle coll’aspartame, sostanza cancerogena che può causare vari disturbi tra cui, cefalea, nausea, eccetera; sostanza che si accumula nell’organismo e può rimanere lì anche per anni.

Comunque a me le caramelle senza zucchero causarono principalmente un altro problema: mi chiudevano lo stomaco. E dato che ne succhiavo più di una al giorno, un bel giorno senza accorgermene mi ritrovai nell’impossibilità di consumare pasti normali senza aver voglia di vomitare. Ero diventato anoressico, signore e signori.

Una volta compreso il grosso pericolo che correvo, mi chiusi in casa un mese, non toccai più caramelle; consumai piccoli pasti più volte al giorno, integrando molto anche con latte e biscotti, fin quando guarii a sufficienza da poter nuovamente mettere il collo nel mondo normale.

Un giorno, molti anni dopo, avrei fatto un calcolo rendendomi conto che gli anni in cui avevo provato nausee erano la metà di quelli che avevo vissuto. Oggi forse quella media si è un po’ abbassata.

1981: Indagine a New York

Immaginate Carlo Calenda, più giovane, meno panzone, con più charme nello sguardo, che fa l’imprenditore – non so se nella vita lo abbia mai fatto sul serio; sto creando questa suggestione solo per divertirmi ed introdurre un elemento comico capace di interessare la mia dolce fidanzata che ama il sor Carletto… Il protagonista di questo film gli somiglia davvero un po’…

Si diceva, c’è questo imprenditore che commercia nel ramo dei carburanti. Gli affari gli andrebbero bene ma… proprio nel momento in cui sta per effettuare un grosso investimento capace di renderlo ancora più agiato e farlo diventare decisamente ricco, una certa questione peggiora: ovvero i furti di autobotti che trasportano il suo combustibile.

A questo punto l’uomo, che si vanta di essere stato sempre onesto, o perlomeno abbastanza pulito da rispettarsi, viene stretto in un cerchio sempre più opprimente. La polizia, che sta indagando su di lui da anni in cerca di frodi, cerca di incastrarlo. La banca lo molla quando un suo autista spara per strada per difendersi dall’ennesima aggressione… E lui deve trovare in tre giorni altro denaro per portare in porto quell’operazione, altrimenti sarà rovinato… In più anche la moglie gli preavvisa che non è contenta della situazione e che se continua così lo mollerà.

È un film ben fatto. Insolito, per certi versi, che sembra proprio provenire dagli anni ’80, per temi, atmosfere e per come viene portato avanti. Avrebbe potuto esser girato da Oliver Stone, o Martin Scorsese, o Michael Cimino, o Alan Parker. Invece l’ha fatto un altro (ma chi? non me lo ricordo! e che ne so io!).

Diciamo che il film mi è piaciuto, anche se, uno come me, alla mia età, di film del genere ne ha visti ormai tanti e non sentirebbe il bisogno di vederne altri.

https://www.raiplay.it/video/2020/08/1981-Indagine-a-New-York-8dec8c97-0d35-4666-a0bc-52e5f8e65916.html

Fase 4: Tutta nel vostro posteriore!

GIOVINASTRI DI MERDA

Ecco qua! I giovinastri vanno in vacanza e tornano contagiati! Ah, ma non è mica la vacanza in sé. È che se ne sono sbattuti al mazzo. Hanno fatto assembramenti come non ci fosse un domani. Si sono ubriacati. Hanno pomiciato con sconosciuti. Per questo si sono presi il virus in vacanza! Si sono sputati in bocca!

Il virus avrebbe potuto estinguersi questa estate – almeno in Italia; è chiaro che non lo avrebbe fatto così facilmente in tutti gli altri paesi del mondo, in particolare quelli che ora sono in inverno –; ma no, non si è estinto, perché al mondo esistono persone teste di razzo come queste.

Le discoteche che si son ingozzate di giovinastri non pensando al domani. Come le vogliamo chiamare? Dementi? Sono fatte della stessa pasta dei giovinastri… Così adesso esse stesse hanno determinato la propria chiusura, se non son dementi questi!

Ma ovviamente non è solo colpa loro se siamo ancora e sempre più nella merda.

Per esempio, secondo voi da chi avranno preso l’idea questi giovinastri che in fondo si poteva fare tutto quel che razzo pareva loro?

CATTIVI MAESTRI

Faccio due esempi semplici semplici che non vi meraviglieranno (sì, continuerò a farveli finché non comincerete pure voi a farli e lamentarvi, cosa che non avverrà mai, perché ormai siete come quei servi talmente abituati alla catena del padrone che non sanno neppure immaginarsi un mondo in cui sarebbero liberi, o anche siete come i negri da cortile di malcomxiana memoria).

Il primo esempio lo hanno visto dai calciatori. Calciatori (che tra l’altro hanno il tampone garantito, al contrario della popolazione normale) che fanno assembramenti senza mascherine dopo un gol. Calciatori che giocano in deroga a uno sport in cui c’è contatto fisico e non esiste alcuna limitazione circa la distanza. Calciatori e tecnici che si abbracciano, si baciano tra loro mentre e dopo le partite. Calciatori che scopano a tutto spiano con chi gli passa a tiro.

Il secondo esempio è dato da quei politici che fanno assembramenti, indicono manifestazioni non autorizzate, vanno in giro senza mascherina in luoghi ricolmi di gente e per di più si fanno i selfie con i loro fan ritardati. Tipo salvini e meloni, ma non sono certo i soli.

Polizia, ma perché multate la gente che fa assembramenti ma non se si tratta di politici influenti? Che non ce li avete gli occhietti? Che non lo vedete il telegiornale? Serve che io faccia la denuncia sennò voi non intervenite? A parte che la denuncia in Italia qualcuno l’avrà pur fatta, a parte che comunque mica funziona così, che voi non vedete e non sentite se non è una persona comune a fare la denuncia… Sappiamo tutti che il discorso è un altro. È sempre quello: LA LEGGE NON È UGUALE PER TUTTI. E vi sentite di applicarla come razzo vi pare a voi. Punto e basta. E una legge che non è uguale per tutti, non serve a niente, è scorretta, è fuorilegge, è fuori da ogni etica e grazia di Dio.

Tornando a bomba, in parole povere, quei giovinastri che ora stanno infettando tutti non stanno facendo altro che seguire la strada in cui si predica bene ma si razzola male, la strada dei politici.

A parte mi fa ridere che molti di quelli che si son presi il virus in vacanza, tornino dalla Sardegna. Ma che fanno lì, le orge?!

CONTROLLI AEROPORTUALI

Che ridere poi i controlli agli aeroporti! Avete sentito?

Adesso faremo controlli agli aeroporti a tutti quelli che arrivavano da certi posti a rischio (a parte che non capisco perché la lista di quei paesi sia così esigua e non ci siano in mezzo pure Francia e Germania – detto questo non so se quando pubblicherò questo articolo nel frattempo saranno state inserite, ma il discorso non cambia, nella sostanza), dicevano… Ah! poi nella pratica mi dicono che i tamponi si fanno nel giro di 48 ore! 48 ore?! Ma se uno è infetto ha il tempo di contagiare chissà quante persone! Poi loro sono i primi a chiudere a una certa ora gli uffici che servono per fare i tamponi… Amici, s’è fatta ‘na certa, me ne torno a casa, sembrano dirci… Voglia de lavorà sartame addosso!

Poi addirittura mi dicono che a certi a cui dovrebbero farli non li fanno, in base a loro criteri soggettivi inventati di sana pianta che neppure hanno l’avallo del governo…

Per dire che tra il dire il fare ci passa il mare.

SCUOLA

Un discorso simile poi vale per la scuola… So che tanti genitori fremono per togliersi dalle palle i loro amati pargoli, che non sanno a chi lasciare quando loro vanno a lavorare…

Ora però io voglio dire a questi genitori… ma voi vi sentite sicuri ad affidare nelle mani di questo Stato cialtrone e bugiardo e truffaldino e assassino il vostro amato figlio, sapendo che chissà che casino combineranno? Sapendo che mandandolo a scuola lo esporrete a maggiori probabilità di contagio, che con una mascherina addosso per tutte quelle ore potrebbe avere anche grossi problemi – in particolare se ha problemi respiratori già di suo –, sapendo che se poi dovesse risultare positivo ci potrebbe essere anche il caso che ve lo sequestrino per portarlo in un posto dove non vi sarà più possibile vederlo?! Siete tranquilli?! Preferite questo piuttosto che perda, male che va, uno o due anni di scuola? Si, vabbè li avrebbe persi, ma ‘sti cazzi, almeno ce l’avreste ancora lì con voi e vivo, non credete che vi convenga, genitori acefali?!

A oggi è già annunciata la data di ripartenza delle scuole e dicono che non la sposteranno! Voglio proprio vedere, spero proprio che non facciano slittare tutto per vedere e far vedere a voi tutti i casini che verranno fuori!

Qui parliamo di scuole, edifici scolastici che in gran parte normalmente andrebbero ristrutturati perché sennò il soffitto cade in testa! Ecco, questi soggetti che non hanno voluto e non sono stati in grado di sistemare questa cosa dovrebbero approntare tutta una serie di disposizioni che oggi sono poco più che bozze immaginose per far stare in sicurezza i vostri figli?!

Distribuiremo ogni giorno alle scuole milioni di mascherine!, hanno detto. Voi ci credete?! Ma siete scemi?!

Banchi! Parliamo dei banchi! A parte che molte scuole già si sa che non avranno in dotazione tutti questi banchi fichi singoli che servono di cui si fa un gran parlare… Ma poi a nessuno è venuto in mente che un banco per due può andar bene anche per una singola persona… basta che ce ne sieda solo una?! Ma siete idioti?!

Sembra tanto che la disposizione del banco singolo sia stata partorita da un demente, e che poi tutti gli altri gli siano andati dietro. Oppure, a voler pensare male, si potrebbe pensare che qualcuno abbia voluto favorire ditte che creano proprio siffatti banchi singoli…

Poi c’è il responsabile covid, le distanze di sicurezza da mantenere sempre, i luoghi preposti a stoccare bambini eventualmente positivi… Poi che succede se uno di loro è positivo, in quarantena tutta la classe, o tutta la scuola, e la quarantena quale facciamo, quella seria di quindici giorni o la presa per il culo di tre giorni, quella che hanno tirato fuori alla stessa oms per dare delle regole più facili da seguire agli Stati?

Ma non vi rendete conto di quanto questa vicenda sia surreale e smascheri le enormi magagne del Sistema?

Il re è nudo. Ma voi ancora lì zitti che non dite una parola. Fanculo pure e sopratutto a voi.

Drowning ghost – Oscure presenze

La morte di una ragazza suicidatasi in un collegio si intreccia con un vecchio fatto di cronaca, quando un contadino apparentemente senza motivo uccise tre ragazzi appartenenti a quel collegio.

A un certo punto un assassino misterioso comincia ad ammazzare praticamente tutti quelli che gli passano a tiro all’interno del collegio. Chi è il colpevole? Probabilmente solo una ragazza che sta compiendo uno studio sulla leggenda del contadino è in grado di capirlo.

Horror-giallo passabile.

PS: questo non me l’ha fatto vedere chi sapete voi… 😉

https://www.raiplay.it/video/2019/07/Drowning-Ghost—Oscure-presenze-36f1c4d7-be8f-4431-b0c1-18b2b18aa61d.html

Quel postribolante mercimonio del giornalismo #8

Il Conte è un altro di quelli nuovi giunti con l’ultima ondata, non si sa bene da dove, già pronti e impacchettati e abili al mestiere per stare davanti le telecamere.

Noto per la sua bellezza e il suo curriculum edotto, la prima volta che lo vidi mi dissi: questo è gay, si vede lontano un miglio. Era troppo educato, gentile, perbene, e curato. Sono sicuro che lo hanno pensato tutti all’inizio. Solo, ancora non sapevo della moglie e del suo notevole anellone, una fede gigantesca! Che poi uno si chiede: ma perché ce l’ha così grossa? Forse perché ha qualcosa da dimostrare? E qui torniamo a bomba…

All’inizio mi sembrava piuttosto isolato, così come tutti i nuovi. E pareva anche un incompetente totale. Mi dicevo: ma perché lo hanno messo lì se non ha neppure le basi? A chi lo avrà succhiato? Sennonché, trattandosi di un uomo, mi è venuto in mente che potesse esser solo raccomandato – ma non ditemi che sono sessista…

Il Conte oggi si è integrato bene. La sua proficua politica di diplomazie ha dato i suoi alacri frutti. Seppur continui a non capirci un’acca e delle volte venga simpaticamente messo in mezzo – da veri uomini o vere donne-uomo – che alludono alla sua effeminatezza e allora lui si imbarazza come un ragazzino.

È invece divertente notare come sia entrato in competizione con la Ragazzina Dissoluta, con cui ci deve esser stato qualche grosso litigio, perché lui è sempre in tensione quando deve introdurla, e lei pure, anche se siamo abituati ai suoi strafalcioni da scolaretta che non sa bene la lezione e inventa ma allo stesso tempo vuole sempre ottenere un voto alto. Tra l’altro mi fa ridere come la Ragazzina Dissoluta, quando è con lui a lavorare, si schiacci i capelli ribelli, che ripeto ricordano dei carciofi, prodigandosi nel fornire look più conformi possibili agli standard.

Quando il Conte battibecca in diretta con la Ragazzina Dissoluta, fanno a gara a parlarsi sopra. Quei due devono proprio odiarsi. Si sa che certe donne non sopportano i gay e certi gay non sopportano certe ragazzette. E questo vale anche per quei gay che sono tali a tutti gli effetti ma ancora non vogliono accettare di esserlo, e allora, per quieto vivere, si fanno una famiglia tradizionale con figli come gli altri.

Amen.

The invitation (film)

Due fidanzati ricevono una strana convocazione da parte della ex dell’uomo della coppia. È da un paio d’anni che non si sa nulla di lei, se non che dopo un grave momento di crisi personale se ne era andata a stare in Messico. Ma ora è tornata e sembra si sia completamente ripresa. È in forma come non mai e ha invitato la coppia e altri vecchi amici per passare una serata di cui però ancora non si sa nulla.

Alla combriccola si aggiungono due nuovi amici della donna, un omone all’apparenza molto riflessivo (che in passato ha subìto un lutto molto brutto che l’ha segnato) e una ragazza piuttosto giovane che sembra sia molto più benevola e aperta e “su di giri” nei confronti di tutti di quanto dovrebbe…

Non vi svelo di più, così ve lo gustate per bene. Aggiungo solo che mi è piaciuto molto come è strutturato questo film, come è portato avanti. Solo il finale avrei preferito fosse meno brusco e più circostanziato.

Laila: Va tutto bene

Mi trovo nel letto da sola. Ho paura. Paura di morire. Paura che mi possa venire un accidente. Paura che il Male, che per ora mi ha concesso una tregua, torni a visitarmi a tradimento appena mi addormento gettandomi nel panico. Paura che chi amo possa morire.

Quando sono in questo stato ho imparato ad avere davvero timore. Perché tante volte è successo che poi mi sono accorta che quella paura era ben riposta, che c’era un motivo valido per aver paura. Perché qualcuno – me stessa o un’altra persona a me molto vicina – in quei momenti soffriva o avrebbe sofferto terribilmente le pene dell’inferno…

Tuttavia non si può stare sempre a pensare al peggio, altrimenti si impazzirebbe, altrimenti si finirebbe per perire dalla paura di provar dolore, il che non sarebbe bello. Così in questi casi mi ripeto, cercando di calmarmi: va tutto bene, va tutto bene, Evelyn cara, va tutto bene, non hai motivo di patire, rilassati, ritrova forza, calma, pacificati, Evelyn cara, là fuori qualcuno ti ama, anche se tu non lo sai o non te lo ricordi.

Tuttavia la cosa che mi ripeto quasi esclusivamente rimane la nenia: va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene… E invero alla fine trovo un qualche sollievo e posso addormentarmi, per poi, il giorno dopo, cercare di scoprire il motivo per cui ero giustamente terrorizzata da qualcosa di cui avevo la netta percezione, ma di cui non potevo ancora saper nulla. Chi stava soffrendo in quel momento? Una vecchia amante che mi invocava nel massimo momento di supplizio? Una persona che non aveva mai avuto il coraggio di dirmi che mi amava? Oppure era semplicemente un innocente, un innocente che si trovava a pochi metri da me, che per qualche cattiveria estrema stava patendo qualcosa che non gli sarebbe mai dovuto spettare, a lui o lei?

Va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene, mi ripeto nel letto per calmarmi. E invero spesso riesco a trarre un poco di giovamento da questa declamazione.

Los ultimos dias (Gli ultimi giorni)

Nella sua “semplicità” questo apocalittico film spagnolo mi è sembrato impeccabile. La giusta storia, narrata con le cadenze giuste. La giusta combinazione di azione e sentimento. Una storia intrigante e fantastica con l’amore come spinta propulsiva a compiere una missione e non lasciarsi andare… Solo una cosa non mi è piaciuta: la natura del misterioso male che colpisce la razza umana, che oggettivamente non sta in piedi; male che non può essere né di natura biologica (né fisica) né psicologica, dunque non può esistere. A questo punto sarebbe bastato poco per rendere più credibile quel male: sarebbe bastato fare in modo che il problema si scatenasse all’aria aperta a causa di un misterioso batterio, invece non ha senso che uno possa aprire una finestra senza subire danni mentre non riesca ad attraversare una strada. Che differenza ci sarebbe?

Trama: nel mondo si diffonde una stranissima epidemia (?) di natura assolutamente ignota che non permette più agli esseri umani di uscire dagli edifici (!). Questo determina la fine della civiltà umana per come l’abbiamo conosciuta. Tuttavia in qualche maniera la gente cerca di sopravvivere. Il nostro eroe è rimasto imprigionato nell’edificio in cui lavora ma ha in mente di trovare il modo per tornare a casa da sua moglie, che poi scoprirà anche essere incinta. Quando un giorno si imbatte in un uomo con un telefono col gps satellitare, capisce che ora può provare a raggiungere la sua consorte, infatti con quello strumento potrà orientarsi nelle fogne essendo certo di non perdersi. Solo che nelle fogne incontrerà tanti altri che, non potendo più vivere in superficie, si sono ritirati lì…

https://www.raiplay.it/video/2020/07/Los-ultimos-dias-71987c22-02ea-4e90-9cee-ee9fbe3a9c9d.html