Verdone: Benedetta follia

Alcuni degli ultimi film di Verdone non sono stati un granché. Mi fa piacere constare come lui ne debba aver preso atto, prendendo delle contromisure che si sono rivelate assolutamente azzeccate. Le quali gli hanno permesso di tornare a fare un buon film, praticamente acconsentendo di ibridare il suo genere con alcune accortezze che si mettono in atto in pellicole più attuali e in voga.

Così noterete subito le musiche di questo film, capaci di infondergli in qualche modo un respiro un po’ più internazionale. Come pure rimarrete stupiti da alcuni effetti speciali, chiamiamoli così – in realtà niente di che –, finora mai visti nel cinema estremamente artigianale di questo attore-regista, che certo lo svecchiano un po’, o se volete lo rendono più moderno.

Dunque facciamo un plauso a questo autore che ha avuto l’umiltà di cambiare qualcosa nel suo cinema, aggiustare giusto un po’ il tiro, integrare con altro, per rilanciarsi alla grande. Tra l’altro realizzando un film che potrebbe diventare una piccola chicca, qualcosa di particolare, forse anche un piccolo cult, con gli anni.

Un uomo ormai di mezza età (ma diciamo anche un po’ oltre) viene lasciato dalla moglie dopo tanti anni perché questa si scopre… lesbica. Gli crolla il mondo addosso. Ma l’arrivo di una nuova commessa nel suo negozio di oggetti sacri gli sconvolgerà ancor di più la vita, in positivo, costringendolo a riprendersela e darsi una mossa…

Va inoltre citata l’attrice che interpreta questa ragazza-terremoto: la quale spesso ha rivelato una vena comica insperata sobbarcandosi gran parte delle migliori battute del film sulle proprie spalle. Bene. 🙂

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