Rifkin’s Festival

Ennesimo film di Woody Allen “non imperdibile”, del Woody ormai invecchiato che si accontenta di offrirci storielline carine con dentro diluiti elementi narrativi già ampiamente utilizzati in passato nel suo cinema. Ma Woody è sempre Woody e… che fai, non lo vedi il suo ultimo film? Ma certo che lo vedi. Solo non ci aspettiamo più qualcosa di grandioso.

Un vecchio insegnante di cinema accompagna la moglie (che si occupa di comunicazione e pubbliche relazioni), ben più giovanile di lui, a un festiva del cinema in Spagna, dove è incaricata di seguire in particolare un focoso regista ispanico in rampa di lancio.

Al vecchio è mestamente evidente come tra la moglie e il regista stia nascendo un’attrazione intrattenibile, ma non riesce a far niente per impedirla. Nel frattempo conosce una dottoressa locale – che ricorda molto le spagnole nei film di Pieraccioni! –, in crisi col compagno, dottoressa di cui immancabilmente si invaghisce…

Il film è un omaggio alla storia del cinema, in particolare europeo. Woody si è divertito a inserire delle chiare citazioni comiche di noti film del passato presi da Welles, Lelouch, Fellini, Truffaut, Godard, Bergman, Buñuel. Solo in un caso non sono riuscito a individuare il film a cui faceva il verso… Chissà se voi altri li scoprirete tutti… 😉

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