Chi è senza peccato – The dry

Si percepisce sia tratto da un libro. Perché questo film si basa sopratutto sull’empatia provata per il protagonista. Gli altri personaggi appaiono quasi tutti così sfocati che non si può capire chi abbia ammazzato chi e perché. Dunque lo spettatore può arrivarci per intuito a trovare i veri colpevoli – tra l’altro segnalo che io ho indovinato il vero motivo per cui era morta la ragazza, mentre la mia compagna ha indovinato il killer della famiglia – ma non ha nessuna possibilità di scoprirlo seguendo una strada logica, in questo film in cui chiunque avrebbe potuto essere l’assassino, perfino il protagonista.

In soldoni, si tratta di un film solo parzialmente riuscito, che sicuramente comunica emozioni, ma lascia a desiderare nel comparto investigativo (la vicenda si risolve da un momento all’altro per via di una singola prova indiziaria). Anche se è scontato asserire che l’autrice del libro volesse ottenere proprio quello, soffermandosi su altri aspetti che le premevano molto di più.

Trama: un uomo, agente federale, torna nel paese in cui è nato – dal quale era quasi fuggito da adolescente perché giravano voci che c’entrasse qualcosa col suicidio di una ragazza – per indagare privatamente su di un fatto di cronaca assai cruento: un suo vecchio amico d’infanzia avrebbe sterminato la famiglia e poi si sarebbe tolto la vita… Ci sarà un legame tra quei due fatti di cronaca?

Mmm… Qui gatta ci cova…

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