Un uomo, dopo quattro anni di lontananza, torna dalla donna che un tempo amava per firmare le carte del divorzio.
Senonché trova una situazione piuttosto infelice e intricata in casa della sua ex. La quale si è messa con uno (che forse gli somiglia pure parecchio) che però ha già un figlio piccolo piuttosto turbolento; senza contare che è sposato con una donna in coma in ospedale. Pare quest’ultima si sia tolta la vita. Ma perché? Qual è il vero motivo che l’ha spinta a compiere quel gesto? In realtà la cosa non è molto chiara…
Un nugolo di persone infelici. Tra tutte spicca la donna che vuol mettersi col marito della donna in coma, vero caos ambulante di questa storia, pur non essendo “cattiva”. Ovviamente lei è la prima vittima di se stessa e non è la sola artefice di tutta l’infelicità che orbita attorno queste persone.
L’attrice è Berenice Bejo. Mentre il regista è un certo Asghar Farhadi, un iraniano che non conoscevo fino a poco tempo fa ma ho scoperto essere molto bravo (ultimamente sto parlando e parlerò di diversi suoi film).
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Lo consigli? Tra l’altro proprio ieri ho visto (si fa per dire) un film con la stessa protagonista su Netflix. Altra coincidenza…
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Il film è bello ma non so se ti piace questo genere…
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Non lo so nemmeno io. Se non è troppo lento, potrei fari un pensierino.
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Lento no. Ma è un regista bravo, questo, che conosce bene la lezione del cinema classico (per esempio qui c’è sicuramente dentro un po’ di Bergman, a mia opinione).
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Come sai, accetto sempre consigli su cinema e libri. Darò sicuramente un’occhiata.
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