Arthur Schnitzler: Girotondo (teatro)

Formula semplice ed efficacie, questa, scelta da Schnitzler per codesta amara commedia (?) teatrale. In ogni (breve) atto ci sono due personaggi che hanno una tresca amorosa, spesso abusiva, in ogni caso con qualcosa di profondamente menzognero dentro. Poi nell’atto successivo assistiamo a uno dei due avere un’altra tresca con un’altra persona, e così via, come a voler significare quante bugie si dicano in ambito amoroso, quanto tutti siano carnefici e vittime allo stesso tempo del massacro amoroso, a cui non ci si può sottrarre, verrebbe da pensare.

Trovo che sia un testo molto pessimista. Ma interessante. E tra parentesi, adesso che so che qualcuno ha già scritto una cosa del genere, non perderò del tempo a scrivere anche io qualcosa di simile, poiché il risultato che ha raggiunto Schnitzler è stato sicuramente degno di quel che si era ripromesso.

Ultima annotazione: da quest’opera è stato tratto un film di cui sembra che nessuno si ricordi – forse a ragione? –: Il girotondo dell’amore.

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