Convivere con qualcuno vuol dire scoprire alcuni curiosi modi di agire o d’essere di una persona – ovviamente, tal frangente può esser valido tanto per lei quanto per te…
Per esempio, una sua usanza tradizionale che hai scoperto fin dai primi tempi è quella di, quando si mangia la pizza, tenersi da parte le croste per poi successivamente intingerle nell’immancabile bevanda gassata, in genere una Pepsi, che accompagna il pasto.
E lo fa come fosse una gran festa, a cui non rinuncerebbe per nulla al mondo… 😀
Coule la vie 
Encomiabile che comunque le mangi. Molti le tolgono, le sbriciolano e le lasciano sul tavolo a mo’ di cimitero vietnamita…..
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Se sono bruciate spingo per non fargliele mangiare. 😉
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usanza strana
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Già. Ma molto festaiola…
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Questa non l’avevo mai sentita. 😀
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😀
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Io le lascio per ultime, ma le mangio senza intingerle. Se le lasciano lì, mangio anche quelle delle figlie 🙂
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Se le croste non sono bruciate, io le mangio. Se poi sono croccanti, ancor meglio 😉
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Approfitto, anche se l’argomento non c’entra nulla… Come promesso, ho fatto la prova di cancellare la matita copiativa al seggio, e devo dire che non ci sono riuscita, neppure con la gomma per l’inchiostro. Questo non significa nulla, ovviamente. Intanto perché sui referendum andavano abbastanza sul sicuro di non raggiungere il quorum, e poi perché io voto in una piccola città di provincia, mentre, se ho capito bene, tu vivi a Roma. Immagino che da quelle parti sia molto più facile imbrogliare o comunque fare pasticci con le schede.
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Ti ringrazio di aver effettuato la tua prova e ne prendo atto. Mi sorprende un po’ il risultato ma non posso escludere che esistano matite e matite… A me e alla mia fidanzata è andata diversamente. E, tra lei e me, possiamo annoverare ben 4 volte in cui abbiamo provato a cancellare la matita copiativa e ci siamo riusciti facilmente.
Di certo con le biro sarebbe molto più difficile.
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Questo è sicuro.
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Inzuppare le croste nelle bevande gassate, come se fossero dei biscotti inzuppati nel tè, è la prima volta che la sento, 🙂.
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Sì, è qualcosa di simile. Forse ha un retaggio contadino, del tipo “non si spreca niente” 😉
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Pure io !
Cioè poi non le inzuppo e nemmeno le mangio ma solo per l’ormai tristemente nota questione dei denti.
Quando ci riuscivo le mangiavo (ma sempre alla fine), adesso le passo al cane, che gradisce parecchio.
La sequenza è:
Prendi coltello, taglia la pizza in quattro spicchi uguali (semplice croce latina).
Spicchio per spicchio, prendi rigorosamente con le mani, piega in due longitudinalmente e comincia a mangiare dalla punta verso la cornice.
In questo modo le croste restano perfettamente pulite.
Poi ho scoperto in alcune pizzerie l’usanza di farle “ripiene”, le cornici. Cioè prima della cottura non lasciano semplicemente il bordo più alto rispetto al resto, ma spianano tutto il disco alla stessa altezza, cospargono tutto il bordo di ricotta e poi lo ripiegano verso il centro. Ecco, quando è così, mangio tutto.
Cazzarola, sono solo le 16:30. FAME !
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Non sapevo questa della ricotta! Incredibile!
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