Se siete in cerca di giochi da scaricare gratis per pc che andavano in auge venti anni fa e che ancora sono buoni al loro sporco scopo… Se vi piacciono i vecchi giochi in soggettiva tipo “Doom”, e magari volete pure cominciare a giocarci non avendolo mai fatto seriamente in precedenza… questo articolo è per voi… 😉
Per prima cosa vi consiglierei di cominciare da Wolfenstein 3D, che è il più semplice tra tutti quelli di cui parlerò.
Trama: siete in un ambiente chiuso pieno di stanze da aprire e munizioni di cui rifornirvi. Lo scopo è ammazzare tutti i nazisti (dunque indubbiamente cattivissimi, non trattenetevi!) andando avanti per tutte le stanze. Fine del gioco. Il gioco non presenta particolari difficoltà o arrovellamenti celebrali.
Poi vi consiglio di passare a Doom, che tra questi è il più popolare in assoluto. La storia? Conta poco, praticamente zero! Dovete andare sempre avanti superando i vari livelli, se siete perfezionisti cercando di ammazzare tutti i nemici, sennò basta rimanere in vita e procedere. Vi imbatterete in nemici sempre più complicati da battere, passaggi segreti e rompicapi talvolta molto arzigogolati. Ben presto capirete che anche se avete scelto il livello più facile, sarà ugualmente molto agevole rimanerci secchi. Per ovviare a ciò potrete allora fare in due modi: salvare il gioco ogni volta che procedete un po’; oppure barare e accedere alla modalità “dio” (GOD)! Io vi consiglio entrambe le strategie perché… esistono casi in cui potete morire anche essendo formalmente immortali, o peggio, rimanere intrappolati in luoghi da cui non si potrebbe uscire (a meno che non ricorriate a un altro trucco che talvolta viene molto utile, cioè passare attraverso i muri!).
Il bello del gioco è che ci sono moltissimi quadri molto variegati (tra il primo Doom e il secondo), per cui ce ne saranno sicuramente alcuni che vi piaceranno. Il brutto del gioco è che certe volte bisogna impiegare molto tempo per fare quel quel che verrebbe richiesto per procedere (esempio: trovare un passaggio in cui si aziona un certo interruttore fondamentale per prendere la chiave d’oro e poter quindi andare avanti). E ci sono dei quadri mooooolto rognosi che sono proprio martellate ai coglioni. Come pure quadri in cui ci sono talmente tanti nemici da ammazzare che non ce la potreste mai fare senza usare la modalità dio.
Ora, il mio giudizio su Doom non è troppo positivo, in definitiva, perché alla lunga stanca, e perché senza barare è quasi impossibile terminarlo. Però c’è anche da dire che alcune pratiche strategie di gioco, come quella di ricorrere alla mappa per non perdersi, ho cominciato a impiegarle solo verso la fine del gioco…
Il mio consiglio è il seguente: trovate sulla rete i vari trucchi che vi permettono di barare e usateli quando necessario. Non credo sia salutare, altrimenti, passare ore e ore per superare certi livelli particolarmente ostici. Altra cosa: cercate anche sulla rete l’eventuale presenza di livelli segreti, altrimenti potreste terminare il gioco non sapendo per l’appunto dell’esistenza di quadri a cui non avete giocato (curiosità: se non ricordo male, in Doom II, c’è un quadro segreto in cui il nostro si ritrova nel mondo di Wolfenstein… :-D).
Questi due consigli, di valutare la presenza dei livelli segreti e usare comandi per accedere ai trucchi, sono applicabili anche ai giochi successivi di cui parlerò…
Il prossimo è Heretic. Che è come Doom ma trasferito in un’ambientazione più medievale, esoterica, stregonesca. Tranne i livelli finali, in genere, vi arrovellerete molto meno che in Doom per superare i quadri. Però anche in questo gioco ci sono dei momenti in cui se non farete una data cosa magari non vi si aprirà un passaggio che vi permetterà di ultimare il quadro.
Poi parliamo di Hexen: stavolta il tema è horror-fantastico. Ma a differenza dei precedenti, questo gioco inserisce alcune novità tra cui la possibilità di visitare un livello più volte avendo memoria di ciò che è avvenuto in precedenza (poi capirete perché).
È un fottuto gioco molto complicato da risolvere usando anche tutti i trucchi a disposizione. Lo odierete sicuramente come l’ho odiato io. È un gioco che promette molto ma mantiene solo in parte. Qui superiamo Doom in fatto di durata dei quadri e di altre complicazioni varie. Altra cosa, stavolta positiva: potete scegliere tra tre personaggi da interpretare (la scelta può anche essere cambiata cammin facendo), ognuno con diversi gradi di resistenza e forza fisica e possibilità di usare la magia. Personalmente io ho fatto quasi tutto il gioco con quello più rozzo, ma in definitiva vi consiglio di usare uno degli altri due personaggi, che sono molto più fighi e hanno armi molto più belle e letali. 😉
E poi c’è Quake, che credo che sia complessivamente il mio preferito, in quanto sembra un Doom super evoluto graficamente e meno rompiballe. Avrete anche qui diverse armi, e solo alcune andranno bene per certi nemici (per esempio gli zombi li dovrete far saltare per aria sennò resusciteranno sempre rompendovi assai le scatole). Premesso che anche qui la modalità dio è un must, tra le novità positive di Quake ci sono: che i livelli durano generalmente pochi minuti e non bisogna stare ore e ore ad andare avanti e indietro cercando chissà cosa; anche quando si tratterà di risolvere dei grattacapi, in genere ce la farete senza dover ricorrere a trucchi (tra tutti i quadri, ricordo che solo due volte ho barato alla grande per potermene andare al livello successivo, in tutti gli altri casi, applicandomi, ce l’ho fatta solo giovandomi del mio eccelso intelletto).
Non sono riuscito a giocare all’ultimissimo-mega-livello-ultimo-finale di questo gioco, ma forse perché per attivarlo avrei dovuto risolvere il gioco in una modalità più truculenta, cosa che non ho fatto. Pazienza: mi sono visto il video del quadro su internet ed è come se vi avessi giocato… 😉
La cosa bella di giocare oggi a questi giochi è che troverete le soluzioni, o i trucchi, o addirittura i video interi con le soluzioni di dati quadri sulla rete. Cose che venti anni fa non c’erano…
😉
Il mio consiglio è di giocarci ma come semplici passatempo. Se giocandoci lo scazzo è superiore al piacere che provate, lasciateli stare. Non ne vale la pena.