Primo sorprendente romanzo, di genere fantastico (ma non solo), di quest’uomo che ha sprecato gran parte della propria vita dedicandosi alla politica, quando è evidente avrebbe dovuto buttarsi a pesce nell’arte, e tutto il mondo sarebbe stato più contento, lui per primo compreso.
Qualora leggeste questo libro non conoscendone l’autore, potreste tranquillamente confonderlo con uno della Tamaro, per quanto il tono risulta nostalgico e malinconico assieme.
È la storia di un uomo maturo sostanzialmente segnato dalla propria vita familiare, con una figlia down di cui non riesce a occuparsi, ma soprattutto con alle spalle un evento fortemente traumatico: l’abbandono apparentemente inspiegabile del padre quando era ancora adolescente. Un giorno quest’uomo riuscirà incredibilmente, attraverso un vecchio apparecchio telefonico, a mettersi in contatto con il bambino che era un tempo, proprio pochi giorni prima la fuga del padre, allora non resisterà dall’indagare circa i veri motivi che portarono il genitore a dileguarsi. E scoprirà che in definitiva non sapeva nulla di lui…
Moltissime citazioni. Tantissimi temi. Una parte corposa e fondamentale della storia parla anche del Terrorismo.
Interessante.

Mi fa piacere che ti abbia convinto!
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Sembra un libro di uno scrittore “consumato” (ovvero che conosce il mestiere) 😉
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Consumato lo è, direi usurato
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Ok, di solito io leggo i libri, poi mi informo sugli autori; purtroppo questo lo conosco e no, non avrei mai scelto un suo libro se tu non avessi scritto sto post, perché i politici non li trovo “sani”. Magari se trovo il tempo, lo cerco. 😉
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L’ho letto solo perché la mia fidanzata l’aveva (giustamente) apprezzato, sennò non mi sarebbe mai venuto in mente (teoricamente) di leggere un libro scritto da un politico, anche se a dire il vero Veltroni è atipico, per come la vedo io. Forse addirittura meno marcio di altri, seppure io tendo a essere sempre troppo ingenuo…
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IO mi fido solo del mio cane. Ma se mi capita, il libro lo prendo. 🙂
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Prendilo in biblioteca 😉
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Le biblioteche mi hanno precluso i prestiti all’epoca dell’università… dicono che mi sono intascata dei volumi e ovviamente non è vero. Io non ruberei nemmeno una penna. Quindi da anni i libri che leggo me li compro e li tengo in casa. E si fotta anche il sistema bibliotecario.
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Non capisco come ti possano aver affibbiato una tale colpa, tra l’altro non vera… Se ti va di dirmelo ti ascolterò volentieri…
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E’ successo talmente tanto tempo fa… penso fosse il 2009 o giù di lì… che no, non mi va di rivangare. Sentirmi dare della ladra è stata la cosa più umiliante, credimi!! E pare che non c’era modo di rimediare perché i testi mancanti erano fuori catalogo, quindi nemmeno rimborsabili o riacquistabili. Testi di Storia dell’Arte, capirai. Niente. Lasciamo cadere il velo che ho già steso anni fa.
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