Siamo alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Un ragazzino, che ha completamente assorbito la propaganda nazista tanto da non essere in grado di giudicarla negativamente, vive con la madre (che in realtà collabora con la resistenza contro il regime totalitario) mentre il padre sembra sia in guerra (si scoprirà poi che anche lui è un oppositore alla dittatura).
La particolarità di questo film è che questo ragazzino ha come amico immaginario nientepopodimeno che il fuhrer in persona, quindi Adolf Hitler, certo in una immaginaria versione folle e scanzonata partorita dalla sua mente di fanciullo che finisce per essere irresistibilmente comica.
La parte satirica della storia è magnifica, da applausi e risate a scena aperta. Peccato, almeno dal mio punto di vista, che poi, più ci si addentra nella storia e più questa finisce per assumere connotazioni oltremodo seriose, o anche tristi o tragiche, lasciando sempre meno spazio all’ironia.
Piaciuto molto.
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Per me questo contrasto è una delle caratteristiche migliori.
Però in generale l’ho trovato piuttosto rapido, bello ma poco approfondito.
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Io invece ho adorato la prima parte. Come ricorderai ho riso a crepapelle! Il resto lo conoscevo bene e non mi ha riservato alcuna sorpresa… 😉
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🙂
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