Tra i cartoni animati più violenti e belli che abbia mai visto c’è il mitico Uomo Tigre! È la storia di un orfano che entra a far parte di una spietata organizzazione criminale che forma lottatori di wrestling professionisti che usano ogni mezzo (anche quelli scorretti) per vincere gli incontri. L’organizzazione si chiama Tana delle Tigri e infatti i lottatori più forti che sforna sono tutti ispirati a questo felino.
L’Uomo Tigre è il più brillante tra tutti i lottatori di Tana delle Tigri ma a un certo punto, nauseato dai loro metodi, fugge e si mette in proprio. Da allora Tana delle Tigri gli promette che lo assassinerà, magari proprio sul ring.
L’Uomo Tigre esordisce nel circuito di lotta professionistica all’inizio utilizzando i metodi malvagi di Tana delle Tigri ma in seguito si sforza di seguire le regole e non arrecare danni permanenti ai suoi avversari e non ammazzarli. Da questo momento questo sarà un leitmotiv della serie, che risalterà fuori ogni volta che l’Uomo Tigre si troverà in seria difficoltà sul ring, e magari starà affrontando anche un lottatore scorretto. La sua coscienza sarà tentata di tornare alle vecchie abitudini sentendosi quasi giustificato a farlo. Cederà solo praticamente nello struggente finale, in cui, dopo aver affrontato i lottatori più forti di Tana delle Tigri, Grossa Tigre, Tigre Nera e il Re delle Tigri, proprio con l’ultimo di essi, abbandonandosi alla rabbia e ormai senza maschera, certificherà che non è stato in grado di redimersi nonostante tutti i suoi sforzi.
Questa conclusione si rivelerà particolarmente amara, non solo per lui, ma per tutti i suoi fan che vedevano in lui un campione di rettitudine e forza. I più delusi e scioccati saranno i bambini dell’orfanotrofio da cui lui proveniva al quale lui continuava a tornare fornendo aiuto e mezzi economici.
A questa serie ne seguì un’altra in cui l’Uomo Tigre se non erro era incarnato proprio da uno dei ragazzini dell”orfanotrofio di cui sopra ormai cresciuto. Questa seconda serie è di buonissima fattura e molto più fluida e di qualità per quanto riguarda disegni e animazione, tuttavia non riesce a raggiungere il lirismo tragico della prima, che la surclassava anche in violenza.
Ho sentito poi che ci sarebbe una terza serie che si collocherebbe a cavallo tra queste due stagioni ma di essa non ricordo assolutamente nulla.
PS: nel cartone apparirono lottatori reali che all’epoca spopolavano in Giappone, tipo il mitico Antonio Inoki!
Mi ricordo quello vero era un fenomeno
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Poi devi sapere che, dopo che fu mandato in onda, in Giappone accaddero due cose. La prima: da allora spuntarono lottatori veri con la maschera di tigre (chi non ricorda Tiger Mask?). La seconda: ogni tanto degli anonimi hanno fatto donazioni a orfanotrofi firmandosi col nome che era quello del protagonista del manga/anime. 🙂
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Di lui parlavo
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Bellissimo, non conoscevo il finale.. Quando lo guardavo ho messo un po’ prima di capire la trama… Tutta una vena malinconica pervade Naoto. Bella l’aggressività si certe posizioni… Poi le maschere son diventate più “ridicole”
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Su quell’onda… addobbavo i miei big jim con delle maschere feline di carta fatte da me! XD
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Per dare un pò di aggressività al bamboccio 😂
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😀
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