Quel lungo viale alberato…
Un professore severissimo mi pungolava.
Aveva due donne assistenti.
La prima era buona e neutra;
l’altra malfida e passionale
ma gli ero simpatico.
Un giorno confezionai un pacchettino arrangiato.
Non era a regola d’arte
ma lei sorvolò
essendomi benigna.
Mi toccò una mano con dissoluzione.
Nella scuola d’elite suprema
c’erano tanti alunni.
Damien ripeteva da sei anni.
Eppure era il più brillante.
Non capivo come potessimo avere noi
speranze di promozione
se lui aveva fallito tante volte.
Damien possedeva tutte le risposte
tuttavia esse non gli erano bastate.
Un giorno incontrai Sabelle.
Alla fine delle lezioni
mi portò nel suo alloggio
nella sezione femminile.
Altre ragazze giocavano tra loro.
Con la sua guida potei entrare
nella loro stanza segreta.
A un tratto si distese sul letto languida.
Stese il braccio indicando un fazzoletto.
Quando glielo passai
mi accorsi che mi voleva.
Tenevo a casa un dono prezioso
di cui andavo molto fiero:
una potente moto che filava per aria.
Trovai Bianca in salotto.
Rimase a dormire.
