Los ultimos dias (Gli ultimi giorni)

Nella sua “semplicità” questo apocalittico film spagnolo mi è sembrato impeccabile. La giusta storia, narrata con le cadenze giuste. La giusta combinazione di azione e sentimento. Una storia intrigante e fantastica con l’amore come spinta propulsiva a compiere una missione e non lasciarsi andare… Solo una cosa non mi è piaciuta: la natura del misterioso male che colpisce la razza umana, che oggettivamente non sta in piedi; male che non può essere né di natura biologica (né fisica) né psicologica, dunque non può esistere. A questo punto sarebbe bastato poco per rendere più credibile quel male: sarebbe bastato fare in modo che il problema si scatenasse all’aria aperta a causa di un misterioso batterio, invece non ha senso che uno possa aprire una finestra senza subire danni mentre non riesca ad attraversare una strada. Che differenza ci sarebbe?

Trama: nel mondo si diffonde una stranissima epidemia (?) di natura assolutamente ignota che non permette più agli esseri umani di uscire dagli edifici (!). Questo determina la fine della civiltà umana per come l’abbiamo conosciuta. Tuttavia in qualche maniera la gente cerca di sopravvivere. Il nostro eroe è rimasto imprigionato nell’edificio in cui lavora ma ha in mente di trovare il modo per tornare a casa da sua moglie, che poi scoprirà anche essere incinta. Quando un giorno si imbatte in un uomo con un telefono col gps satellitare, capisce che ora può provare a raggiungere la sua consorte, infatti con quello strumento potrà orientarsi nelle fogne essendo certo di non perdersi. Solo che nelle fogne incontrerà tanti altri che, non potendo più vivere in superficie, si sono ritirati lì…

https://www.raiplay.it/video/2020/07/Los-ultimos-dias-71987c22-02ea-4e90-9cee-ee9fbe3a9c9d.html

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