Cesare Cremoni è un cantante pop, nel senso che scrive canzoni con musiche e testi che cercano di piacere a più persone possibili. Tuttavia, anche se solitamente questa caratteristica la giudicherei un difetto, nel suo caso non ritengo si possa dire infici il suo lavoro.
I motivi sono presto detti. Per primo gli si può attribuire un suo stile personale che lo rende peculiare. Poi, gli si può riconoscere una certa onestà intellettuale e coerenza. Inoltre, i suoi testi, in cui si sforza di essere sincero, li trovo molto interessanti da un punto di vista figurativo…
Una sua canzone che possiamo prendere a emblema della sua poetica è, secondo me, Padremadre in cui Cesare Cremonini ci dà la prova del suo modo di comporre e scrivere, delle metafore che usa per rendere un’idea e creare emozioni. Vediamo degli esempi partendo da alcuni stralci di questa canzone…
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Padre, occhi gialli e stanchi,
nelle sopracciglia il suo dolore da raccontarmi…
Degli occhi gialli e stanchi e delle sopracciglia presumibilmente cispose sono assurte a simbolo di vecchiezza e stanchezza…
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Madre, gonna lunga ai fianchi,
nelle sue guance gli anni e i pranzi coi parenti…
Qui per creare l’effige di una figura materna ricorre alla gonna lunga e a guance (piene) che vengono associate ai pranzi coi parenti…
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Non mi senti? O non mi ascolti,
mentre piango ad occhi chiusi sotto al letto.
Queste frasi stanno a comunicare l’insicurezza e la difficoltà dell’adolescenza…
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Padre, e se mi manchi
è perché ho dato più importanza ai miei lamenti…
…Un altro piccolo capolavoro di sintesi! Gli manca il padre… Ma perché gli manca? Perché, essendosi concentrato sulla propria interiorità e avendo intrapreso la carriera da cantante, se n’è andato in giro per il mondo, lontano dalla casa paterna…
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Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è,
eccola qua: è come se, foste con me!
Prosegue a esporre il concetto precedente aggiungendo che nessuna canzone potrà mai sostituire quella mancanza nei loro cuori, però, con questa canzone, è come se i suoi genitori in qualche modo fossero con lui…
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Madre, tra i gioielli,
sono ancora il più prezioso tra i diamanti?
Qui sembra chiedere alla madre se ancora gli vuole bene come quando era bambino…
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Ma non mi ascolti, non mi senti,
mentre parto sulla nave dei potenti!
Altra bella metafora… La nave dei potenti. Essendo diventato un cantante famoso, è come se avesse preso quella nave…
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…E se son stato così lontano è stato solo per salvarmi!
…Come a dire che un ragazzo, se vuole davvero esser uomo, deve inseguire la sua strada, a costo di allontanarsi dagli affetti più cari…
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Segue il testo integrale e il video.
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Padre, occhi gialli e stanchi,
nelle sopracciglia il suo dolore da raccontarmi…
Madre, gonna lunga ai fianchi,
nelle sue guance gli anni e i pranzi coi parenti…
Non mi senti? O non mi ascolti,
mentre piango ad occhi chiusi sotto al letto.
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Padre, e se mi manchi
è perché ho dato più importanza ai miei lamenti…
Madre, perché piangi?
ma non mi hai detto tu, che una lacrima è un segreto?
Ed io ci credo, ma non ti vedo
mentre grido e canto le mie prime note!
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Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è,
eccola qua: è come se, foste con me!
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Padre, mille anni,
e quante bombe sono esplose nei tuoi ricordi!
Madre, tra i gioielli,
sono ancora il più prezioso tra i diamanti?
Ma non mi ascolti, non mi senti,
mentre parto sulla nave dei potenti!
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Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è,
eccola qua: è come se, foste con me!
Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è,
eccola qua: è come se, foste con me!
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Padre, occhi gialli e stanchi,
cerca ancora coi tuoi proverbi a illuminarmi…
Madre, butta i panni,
e prova ancora, se ne hai voglia a coccolarmi,
perché mi manchi,
e se son stato così lontano è stato solo per salvarmi!
Così lontano è stato solo per salvarmi!
Così lontano è stato solo per salvarmi!
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Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è,
eccola qua: è come se, foste con me!
E’ come se, foste con me!!
E’ come se, foste con me!!
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