Quando un dittatore viene lapidato io sono felice, perché i dittatori si meritano di morire così.
Quando un dittatore muore penso subito ai suoi compagni di merende, cioè a tutti coloro che in vita lo avevano affiancato, avvalorato, gli erano stati amici (di interessi), e auspico che presto anche loro abbiano quello che si meritano…
quello che frega i dittatori è convincersi di essere invincibili, di essere diventati semidei, usurpando i diritti degli altri a favore dei propri in un modo così prolungato e totalitario, si pensa di garantirsi un benessere ab libitum che con l’esercizio del potere inibisce la reazione dell’alterità.
si sottovaluta sempre il momento, il punto di snodo in cui si potrebbe star bene cambiando rotta.
anyway…io non riesco a gioire dalla sua morte che mi trasmette una tristezza infinita, ma credo che la sua morte sia giusta e meritata
ciao Giordi 🙂
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no. quello che li frega è che sono degli esseri umani molto miserevoli (inoltre il potere non porta mai nulla di buono).;-)
mi fa piacere che condividi che si meritano una morte del genere…
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quisque faber fortunae suae…
ad ogni azione corrisponde una reazione, che non venga subito è un fatto marginale,
alla resa dei conti il tempo sfuma e perde i connotati
non è un gioire quindi, ma una logica della vita (e della morte) applicata
se io fossi un dittatore, nel momento della mia morte per mano della massa, rimarrei coeerente con me stesso e non chiederei pietà
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…sono così miseri e banali i dittatori nel loro insulso esercizio del potere!
i dittatori vogliono che quando cadono gli altri si comportino con loro come essi si sono comportati con gli altri…
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